Tantissimi anni fa avevo fatto esperienza di esercizi spirituali ed ero consapevole dell'importanza del silenzio; di quello stare in una relazione profonda con il Signore, lontana dalla quotidianità, che porta nel cuore una pace vera.
Per questo avevo atteso con trepidazione e con gioia l'inizio degli esercizi spirituali francescani, guidati da fra Enrico.
Non nascondo che i primi due giorni di silenzio sono stati faticosi, in particolare nei momenti di convivialità del pranzo e della cena.
Con il trascorrere dei giorni ho iniziato ad apprezzare e quasi desiderare quello stare da sola con il Signore.
Questo grazie all'aiuto di fra Enrico con i suoi preziosi spunti di riflessione che ancora oggi risuonano nei momenti bui e non solo.
Inoltre l'ascolto della Parola, il pregare con i Salmi, il conoscere la vita di alcuni Santi e di San Francesco, il meditare immersi nello splendore del creato, il sostare dopo cena davanti al Santissimo mi ha fatto vivere una relazione profonda con Gesù vivo e una bella esperienza anche con tutti i partecipanti, uniti da uno spirito francescano in un rispettoso silenzio vicendevole.
Era come il trovarsi sul Monte "Tabor". Avrei voluto restare lì in quella sensazione di pace vera che solo il Signore può darti, ma bisognava scendere.
Ed ecco che una volta ritornata alla quotidianità il ricordo di quei giorni silenziosi e intensi, ricchi della grazia di Dio, mi hanno aiutata a vedere la vita e il mondo con uno sguardo sempre rivolto a Gesù che è la via che conduce alla verità e alla vita.
Mi sono proposta ogni giorno di fare sempre più spazio a Dio, di fermarmi, ascoltare la sua Parola e meditarla affinché entri nel mio cuore per poi generare opere e gesti di amore.
Lo stare sempre di più con Gesù, in modo costante, e fissare lo sguardo su di Lui, il metterlo al centro dei miei pensieri e delle mie preoccupazioni mi aiuta a non vivere ripiegata su me stessa, ma ad alzare la testa per riuscire a vedere la strada e dove voglio arrivare e per questo mi amo veramente e amo anche i miei fratelli. VIVO.
Perché la vera libertà, come ci ha detto fra Enrico, è essere relazione con chi mi indica dove andare: Gesù.
Spero di continuare in questo cammino di cambiamento e vivere ogni relazione con lo sguardo di amore di Gesù perché vivo nella pace e "CHI HA DIO NULLA GLI MANCA".
GRAZIE A FRA ENRICO E A TUTTI I PARTECIPANTI.
Anna
